Il Vo Phuc
Il Vo Phuc come lo vediamo oggi è una versione "moderna" di quello che fino a un po' di anni fa veniva usato in tutti i centri di Vovinam. Il Vo Phuc era di colore azzurro chiaro, lo stesso colore della prima cintura, come la tradizione di tutte le arti marziali puramente orientali insegna. Questo infatti viene applicato in tutte le discipline più comuni come Karate, Judo, Aikido, ma anche nel Vo Co Truyen Vietnam, dove il Vo Phuc è nero, la cintura del principiante è per l'appunto nera, cosa non rispettata qui in Europa. Non si sa per quale esatto motivo sia avvenuto il cambio di colore, si pensa sia stata solamente un produzione differente, forse perchè il vecchio colore non era reperibile, e da quel momento è piaciuto molto di più alla maggior parte dei maestri e dei praticanti nel mondo che ha praticamente sostituito l'azzurro chiaro, anche se qualcuno continua ad utilizzarlo.
Questa però è la storia recente del Vo Phuc, perchè tradizionalmente il Vovinam non si praticava con una divisa di questo genere. Quando il Gran Maestro
Nguyen Loc fondò il Vovinam e lo presentò al pubblico nel 1939, i praticanti erano vestiti come semplici praticanti di ginnastica comune. Avevano dei pantaloncini corti e magliette bianche anonime, e questa scelta al tempo era stata dettata da un esigenza ben precisa, quella di non figurare proprio come un'arte marziale, ma come semplice "attività fisica".
Il Vietnam, come saprete, ha subito varie colonizzazioni, tra cui quella dei francesi proprio negli anni in cui il Vovinam veniva fondato. Per un determinato periodo il governo francese vietò l'insegnamento e la pratica delle Arti Marziali perchè temevano somosse, poteva essere pericoloso avere troppi praticanti di arti marziali, quindi le vietò, e l'unico modo per potersi allenare fu quello di non presentarsi come arte marziale, e il fatto di non avere una divisa da arte marziale aiutava, per questo la scelta fu inizialmente obbligata.
Quando le arti marziali furono ripristinate il GM Nguyen Loc non apportò grandi di modifiche alla divisa in uso, solo che aveva bisogno di un sistema di gradi per differenziare i vari livelli e allo stesso tempo gli serviva una divisa comoda per il tipo di disciplina, quindi optò per la divisa in uso dalla Lotta Tradizionale Vietnamita, il VAT CO TRUYEN VIETNAM, quindi pantaloncino corto e torso nudo e per il sistema di gradi decise di adottare il sistema di colori utilizzato tutt'ora con le cinture, ma colorando i pantaloncini e mettendo i Cap su una delle due estremità.
Questa divisa rimase in uso fino a dopo la morte del GM Nguyen Loc, quindi le rappresentazioni del GM Nguyen Loc con il Vo Phuc sono di pura invenzione perchè il GM non ha mai visto questo tipo divisa, inserita dopo la sua morte, nel 1965 per decisione del GM Le Sang che prese spunto dalle altre arti marziali, specie dal Judo, dato che nel VVN si pratica il VAT, solo che la divisa del Judo era troppo pesante per le temperature vietnamite quindi si decise di farla di un materiale più leggero, del colore che rappresenta l'arte marziale, l'azzurro, e da quel giorno rimase la divisa ufficiale del Vovinam.
Sul vo phuc attuale deve essere presente sempre
lo stemma del Vovinam sul lato sinistro del petto, inoltre viene messo il nome dell'atleta sul lato destro. La targhetta con il nome deve essere dello stesso colore della cintura, il fondo deve avere il colore della cintura e la scritta il colore dei Cap. Il mettere il nome sul vo phuc è una tipica tradizione vietnamita per tutte le divise, anche le altre arti marziali mettono il nome sulla divisa.
Nei vo phuc di oggi è usuale far scrivere sulla schiena i nomi dei club, città e nazioni nel caso di vo phuc di squadre nazionali.